La
Lettera di Pietro a Filippo
Lettera che Pietro
inviò a Filippo.
"Pietro,
apostolo di Gesù Cristo, a Filippo, nostro caro fratello e compagno
nell’apostolato e ai fratelli che sono che sono con te: salute!
Desidero
tu sappia, fratello nostro, che abbiamo ricevuto ordini da nostro Signore e
Salvatore del mondo intero che dovremmo riunirci insieme per istruire e
predicare la salvezza che ci è stata promessa da Nostro Signore Gesù Cristo. Ma
per quanto ti riguarda, sei lontano da noi e non desideri che ci riuniamo
insieme per sapere come dovremmo organizzarci per poter narrare della buona
novella. Di conseguenza ti gradirebbe, o nostro
fratello, venire da
noi secondo quanto orina Gesù, nostro Dio?”
Quando Filippo
ricevette queste (parole), dopo averle lette, si recò da Pietro con letizia e
con gioia. In seguito Pietro riunì anche gli altri. Si recarono sul monte che è
chiamato “degli Ulivi” il posto in cui erano soliti riunirsi con il Cristo
benedetto quando era in vita.
Quando gli apostoli
giunsero insieme, si gettarono in ginocchio, pregarono dicendo, “Padre, Padre,
Padre della luce, che possiedi l’incorruzione, abbi il piacere di ascoltarci,
tu che ti sei compiaciuto nel figlio Gesù Cristo. Perché egli ê divenuto luce
nella oscurità. Ascoltaci!”
E pregarono ancora
dicendo, “Figlio della Vita, Figlio della Immortalità, che ê nella luce,
Figlio, Cristo di immortalità, nostro Redentore, dacci il potere, perché
cercano di ucciderci!”
Allora la grande luce
apparve in modo che le montagne brillarono alla vista di colui che era
comparso. E una voce venne fuori dicendo, “ascoltate le mie parole che posso
comunicarvi. Perché mi state interrogando? Sono Gesù Cristo che ê con voi per
sempre.”
Gli apostoli
risposero dicendo, “Signore, vorremmo sapere la deficienza degli Eoni e del
loro Pleroma. E: “Come fummo trattenuti in questo luogo?” Inoltre: “Come
giungemmo in questo posto?” E: “In che modo ne partiremo?” Ancora: “Come
abbiamo l'autorità della baldanza? E: “Perché le potenze combattono contro di
noi?”
Allora
una voce venne fuori dalla luce e disse, “Voi stessi siete testimoni che vi ho
parlato di queste cose. Ma a
causa
della vostra incredulità ne parlerò ancora. In primo luogo riguardo alla
deficienza degli Eoni, questa è la
mancanza, quando la
disobbedienza e la stupidità della madre apparvero senza l’ordine della maestà
del padre. Ella volle elevarsi sopra gli eoni. E quando ella parlò, giunse
l’Arrogante. Quando ella abbandonò una parte, l’Arrogante la trattenne a se ed
essa divenne una deficienza. Questa ê la deficienza degli eoni. Ora quando
L’Arrogante ebbe preso una parte, la seminò. La dispose su potenze e autorità.
E la rinchiuse negli eoni che sono morti. E tutte le potenze del mondo si
rallegrarono poiché erano state generate. Ma non conoscono il padre
preesistente, poiché gli sono estranee. Ma queste sono quelle che hanno avuto
potere e che L’hanno servito lodandolo. Egli, l’Arrogante, ê diventato fiero a
causa dell'elogio delle potenze. È divenuto geloso e ha desiderato creare
un'immagine al posto di un'immagine e una forma al posto di una forma. Ha
incaricato le potenze sotto la sua autorità di modellare i corpi mortali. Essi
vennero all’essere da una falsità, dall’apparenza che si era addensata.
“Poi
riguardo al pleroma: Io sono colui che ê stato inviato giù nel corpo a causa
della semenza che era caduta.
E sono sceso nella
loro forma mortale. Ma non mi hanno riconosciuto; credevano che fossi un uomo
mortale. Ed io parlai con colui che mi appartiene e lui mi ascoltò come voi
ugualmente mi ascoltate oggi. Gli ho dato l'autorità affinché potesse entrare
nell'eredità della sua paternità. E ho preso [...] che erano riempiti
[...]nella
sua salvezza. E poiché era una mancanza, per
questo motivo si ê trasformato in un Pleroma.”
“È a causa di questo
che siete stati trattenuti, perché appartenete a me. Quando allontanerete da
voi ciò che ê corrotto, allora diventerete coloro che danno luce tra gli uomini
mortali.”
“E questo (ê il
motivo) per il quale combattete contro le potenze, perché esse non hanno riposo
come voi, poiché non desiderano che siate salvati.”
Allora gli apostoli
lo adorarono ancora dicendo, “Signore, dicci: In che modo combatteremo contro
gli arconti, poiché gli arconti sono superiori a noi?”
Allora
una voce venne fuori dall’apparenza e disse, “ora combatterete contro di loro
in questo modo, dato che
gli arconti
combattono contro l'uomo interno. Dovete combattere contro di loro in questo
modo: andate insieme e insegnare nel mondo la salvezza con una promessa. E voi,
il cingetevi con la potenza del Padre mio ed lasciate che la vostra preghiera
sia conosciuta. Il Padre, vi aiuterà come vi ha aiutati inviandomi. Non abbiate
paura, io sono con voi per sempre, come vi ho detto prima quando ero nel
corpo.” Allora venne una luce e un tuono dal cielo e sembrò loro che quel luogo
fosse rapito in cielo.
Quindi gli apostoli
resero grazie al Signore con ogni benedizione. E ritornarono a Gerusalemme.
Incamminandosi discussero insieme in merito alla via riguardante la luce che
era giunta. E un'osservazione fu fatta riguardo al Signore. Essa affermava, “Se
lui, il nostro Signore che ha sofferto, quanto noi (dobbiamo soffrire)?”
Pietro rispose
dicendo “ha sofferto per noi ed ê necessario per noi soffrire a causa della
nostra piccolezza.” Allora una voce venne loro dicendo, “Ho detto molte volte:
ê necessario per voi soffrire. È necessario che siate consegnati alle sinagoghe
e di fronte ai regnanti, perché soffriate. Ma colui che non soffre e non […] il
Padre […] in modo che possa […].
E gli apostoli gioirono
grandemente e giunsero fino a Gerusalemme. Entrarono nel Tempio e istruirono
sulla salvezza nel nome del Signore Gesù Cristo. Guarirono un gran numero di
persone.
E
Pietro aprì la sua bocca, dicendo ai suoi discepoli (che lo seguivano), “Nostro
Signore Gesù, quando era nel corpo, ci ha mostrato tutto? Per questo discese.
Fratelli miei ascoltatemi.” E fu pieno di spirito santo. Poi parlò in questo
modo: “Gesù, nostra luce, ê disceso ed ê stato crocifisso. Fu trafitto da una
corona di spine. Gli fu
messa una veste
viola. Fu crocifisso su un albero e fu sepolto in una tomba. Ed è resuscitato
dai morti. Fratelli miei, Gesù era estraneo a questa sofferenza. Ma noi siamo
quelli che hanno sofferto con la trasgressione della madre. Ed a causa di
questo, egli fece ogni cosa come noi. Perché il signore Gesù, il figlio della
incommensurabile gloria del Padre, è l'autore della nostra vita. Fratelli miei,
lasciate quindi che noi non ubbidiamo a questi senza legge, e camminiamo nel
[...].
[...] Allora Pietro
riunì insieme anche gli altri, dicendo, “O, signore Gesù Cristo, autore del
nostro riposo, dacci uno spirito di comprensione affinché anche noi possiamo
effettuare prodigi.”
Allora
Pietro e gli altri apostoli lo videro e furono pieni di spirito santo. Ciascuno
di loro effettuo guarigioni.
Ed partirono per
predicare il signore Gesù. Esi riunirono insieme e si salutarono l’un l’altro
dicendo, “Amen.”
Quindi Gesù apparve
loro dicendo, “Pace a voi tutti e a coloro che credono nel mio nome. Nel
partire, la gioia, la grazia e la potenza sia con voi. Non abbiate paura;
guardate, sarò con voi per sempre.”
Allora gli apostoli
di allontanarono in quattro direzioni per andare a predicare. E andarono via
con il potere di Gesù, in pace.
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